Disinfestazioni anti zanzara e sterminio di api
Disinfestazioni anti zanzara e sterminio di api
COMUNICATO 23/02/08
Le disinfestazioni anti-zanzare sono una importante concausa nello sterminio delle api
Non sono soltanto i pesticidi usati in agricoltura (neonicotinoidi)
i responsabili della morte negli alveari italiani
Le disinfestazioni antizanzare - che negli ultimi anni hanno acquistato in tutta Italia proporzioni allarmanti, come fosse una “moda” dilagante - si servono in modo irresponsabile, quanto inutile, di irrorazioni di insetticidi chimici (piretroidi, esteri fosforici, ecc), di frequente anche revocati dall’Unione Europea, le cui schede tecniche indicano quasi sempre un effetto letale sulle api.
Tali irrorazioni non rispettano le leggi regionali a tutela della biodiversità, né quelle che vietano i trattamenti chimici durante le fioriture: è infatti da maggio a settembre, periodo in cui le api raccolgono il nettare, che viene permesso e consigliato lo spargimento di migliaia di tonnellate di insetticidi nell’ambiente.
La colpa per lo sterminio delle api, come pure per quello di tanti altri insetti utili all’ambiente e alla biodiversità – oltre che indispensabili all’agricoltura per l’impollinazione delle piante - va dunque addebitata in buona parte alle Amministrazioni locali che autorizzano (e spesso effettuano in prima persona) una “lotta anti-zanzara”, derivata da cattiva informazione e spinta di interessi commerciali.
Il Comitato scientifico EQUIVITA, che a tutela della salute umana ha promosso negli ultimi tre anni, insieme a numerose altre associazioni, la campagna contro le irrorazioni aeree anti-zanzare, sta facendo il possibile per sensibilizzare gli amministratori locali sui gravissimi danni che tali interventi recano alla salute umana.
Il Comitato Scientifico EQUIVITA:
* si schiera con gli apicoltori e gli agricoltori di tutta Italia in difesa dei loro prodotti e del loro lavoro;
* ricorda che le irrorazioni insetticide, anche per l’alta residualità, hanno gravi effetti tossici su tutti i viventi, uomo compreso (con aumento dei tumori, delle malattie neurodegenerative quali Parkinson e Alzheimer, della sterilità, delle malformazioni, ecc.), mentre non riescono a debellare le zanzare, che si spostano da un territorio all’altro, acquistano in breve tempo la “resistenza” alle sostanze impiegate (creando la necessità di ricorrere a dosi sempre più elevate) e si avvantaggiano della scomparsa dei loro predatori
* ricorda che, come dichiarano gli esperti all’unanimità, l’unica lotta efficace alle zanzare è quella larvicida;
* ritiene sia molto allarmante avere perso già metà del patrimonio in api, con un calo di 110.000 quintali di miele all’anno (250 milioni di € di danni)
* invita gli apicoltori danneggiati nella loro produzione (o coloro che potrebbero esserlo) a chiedere il risarcimento danni ai Comuni che, nel loro territorio, praticano irrorazioni aeree contro le zanzare, e permettono ai cittadini, sia singolarmente che nei condomini, di irrorare nell’ambiente insetticidi chimici.
Comitato Scientifico EQUIVITA
Tel. +39.06.3220720, +39.335.8444949
email:
Le disinfestazioni anti-zanzare sono una importante concausa nello sterminio delle api
Non sono soltanto i pesticidi usati in agricoltura (neonicotinoidi)
i responsabili della morte negli alveari italiani
Le disinfestazioni antizanzare - che negli ultimi anni hanno acquistato in tutta Italia proporzioni allarmanti, come fosse una “moda” dilagante - si servono in modo irresponsabile, quanto inutile, di irrorazioni di insetticidi chimici (piretroidi, esteri fosforici, ecc), di frequente anche revocati dall’Unione Europea, le cui schede tecniche indicano quasi sempre un effetto letale sulle api.
Tali irrorazioni non rispettano le leggi regionali a tutela della biodiversità, né quelle che vietano i trattamenti chimici durante le fioriture: è infatti da maggio a settembre, periodo in cui le api raccolgono il nettare, che viene permesso e consigliato lo spargimento di migliaia di tonnellate di insetticidi nell’ambiente.
La colpa per lo sterminio delle api, come pure per quello di tanti altri insetti utili all’ambiente e alla biodiversità – oltre che indispensabili all’agricoltura per l’impollinazione delle piante - va dunque addebitata in buona parte alle Amministrazioni locali che autorizzano (e spesso effettuano in prima persona) una “lotta anti-zanzara”, derivata da cattiva informazione e spinta di interessi commerciali.
Il Comitato scientifico EQUIVITA, che a tutela della salute umana ha promosso negli ultimi tre anni, insieme a numerose altre associazioni, la campagna contro le irrorazioni aeree anti-zanzare, sta facendo il possibile per sensibilizzare gli amministratori locali sui gravissimi danni che tali interventi recano alla salute umana.
Il Comitato Scientifico EQUIVITA:
* si schiera con gli apicoltori e gli agricoltori di tutta Italia in difesa dei loro prodotti e del loro lavoro;
* ricorda che le irrorazioni insetticide, anche per l’alta residualità, hanno gravi effetti tossici su tutti i viventi, uomo compreso (con aumento dei tumori, delle malattie neurodegenerative quali Parkinson e Alzheimer, della sterilità, delle malformazioni, ecc.), mentre non riescono a debellare le zanzare, che si spostano da un territorio all’altro, acquistano in breve tempo la “resistenza” alle sostanze impiegate (creando la necessità di ricorrere a dosi sempre più elevate) e si avvantaggiano della scomparsa dei loro predatori
* ricorda che, come dichiarano gli esperti all’unanimità, l’unica lotta efficace alle zanzare è quella larvicida;
* ritiene sia molto allarmante avere perso già metà del patrimonio in api, con un calo di 110.000 quintali di miele all’anno (250 milioni di € di danni)
* invita gli apicoltori danneggiati nella loro produzione (o coloro che potrebbero esserlo) a chiedere il risarcimento danni ai Comuni che, nel loro territorio, praticano irrorazioni aeree contro le zanzare, e permettono ai cittadini, sia singolarmente che nei condomini, di irrorare nell’ambiente insetticidi chimici.
Comitato Scientifico EQUIVITA
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