Moria sull'Entella luglio/agosto/settembre 2014
Esiti I.Z.S.
Esiti 1° parte spoglia anatide 03 09 2014
Esiti 2° parte spoglia anatide 03 09 2014
Esiti 1° parte spoglia gabbiano 08 09 2014
Esiti 2° parte spoglia gabbiano 08 09 2014
Rapporti di prova
Rapporto di prova n.° 102053
Rapporto di prova n.° 102439
Rapporto di prova n.° 103505
Rapporto di prova n.° 104202
Rapporto di prova n.° 104203
Rapporto di prova n.° 104754
Rapporto di prova n.° 104845
Rapporto di prova n.° 104882
Rapporto di prova n.° 105623
Rapporto di prova n.° 105651
Rapporto di prova n.° 105652
Rapporto di prova n.° 106120
Rapporto di prova n.° 106121
Rapporto di prova n.° 106435
Rapporto di prova n.° 107663
Rapporto di prova n.° 107665
Rapporto di prova n.° 107669
Rapporto di prova n.° 107839
Rapporto di prova n.° 107840
Rapporto di prova n.° 107841
Trasmissione rapporti di prova
Trasmissione copia rapporti di prova
Cronologia....
2 novembre
COMUNICATO STAMPA
Intorno alla seconda metà di luglio è incominciata una decimazione dei volatili dell'Oasi del fiume Entella protrattasi sino ai primi di settembre.
Sin dall'inizio Ayusya ha informato i referenti che riteneva maggiormante e più direttamente interessati. Via via che la situazione perdurava senza soluzione, l'Associazione ha presentato un esposto al Comando stazione Carabinieri di Lavagna, ha inviato una comunicazione alla Prefettura, ha sistematicamente ritirato (attraverso i volontari e quando possibile) gli animali in stato di sofferenza e/o già deceduti (questi ultimi, fatto salvo per i primi esemplari consegnati alla ASL4, ritirati dai servizi comunali di Lavagna) per "dovere" (sia ben chiaro: morale!) di una forma di rispetto per gli animali e l'ambiente. Quando possibile gli animali deceduti da poco sono stati inviati all'IZS via ASL4 affinché fossero effettuate verifiche, soprattutto tossicologiche in relazione a metaboliti tossici. Nessuno in questo caso ha mAI pensato a prodotti legati all'agricoltura, esteri fosforici, "lumachina", anticoagulanti, ecc.: erano "sospettati" metalli pesanti o sostanze solventi. La ASL4 ha voluto per dovere d'ufficio procedere anche a verifiche patologiche quali west-nile, influenza aviaria.. L'IZS dal canto suo ha ritenuto di effettuare anche altre ricerche, includendo anche le sostanza tipiche da avvelenamento. A tutt'oggi non abbiamo ottenuto alcun referto relativo né alla presenza di metalli pesanti né di solventi...
La ASL4 (intorno al 26/8) ha in prima istanza sposato la tesi del botulismo aviare che, in considerazione dei molteplici referti che esprimono tutti risultati negativi, tra cui uno dell'IstitutoSperiore della Sanità (Prot. ISS 30164/SVSA-AL.04 Prot,. 03/10/2014-0032274) che alla voce "parametri" sia per "tossine botuliniche", sia per "clostridi produttori di tossine botuliniche" ha dato un inequivocabile "NEGATIVO", Ayusya ritiene quindi di poter cassare tale tesi .
Allo stato attuale Ayusya può affermare che almeno 250 volatili sono morti per motivi ignoti.
In tal contesto nella giornata di ieri si è provveduto a formalizzare una denuncia querela per uccisione di animale ed altri reati inerenti i fatti.
Duole notare che (come "previsto" da Ayusya) solo dopo la piena dell'Entella un Comune abbia domandato all'Arpal verifiche. Duole ancor più che il sollecito ascoltato inviato alle Istituzioni sia proprio giunto da alcuni rigorosamebnte DOPO la piena, che, per motivi ovvi, ha probabilmente "ripulito" le cause.
Teniamo a far notare che NESSUNO, a parte ovviamente ai volontari interni, si è mai interessato della sorte dei volatili ricoverati e che NESSUNO, a parte i soliti volontari, si è MAI proposto per affiancarci nell'importante corsa rivolta alla salvaguardia degli animali che singolarmente necessitavano di soccorso.
La cronologia dei fatti è presente sia su www.ayusya.org che sulla pagina FB Ayusyaonlus.
Ayusya ass. di protezione della Vita Onlus Via D. Cuneo 682 . 16040 San Colombano Certenoli (GE)
PS: i documenti sono stati messi a disposizione (120 fogli) delle autorità competenti a seguito della denuncia
7 ottobre
Moria dell'Entella: oggi rinvenuta la prima oca gravemente sofferente: è deceduta questa sera. Domani proveremo a far pervenire all'IZS il cadavere auspicando che la ASL favorisca una richiesta d'indagine coerente con i fatti precedenti.
1 ottobre
COMUNICATO STAMPA
L’ASL 4 Chiavarese – nuovamente interpellata in ordine alla causa della moria della fauna aviaria della Foce e Medio Corso del Fiume Entella – riferisce al botulino la spiegazione del fenomeno.
Ma Āyusya – Associazione di protezione della vita animale, della vita umana e della vita vegetale con sede a San Colombano Certenoli – permane non soddisfatta di tale conclusione e chiede che siano condotti ulteriori accertamenti, che si è resa disponibile ad assicurare la Provincia di Genova, gestore del sito di interesse comunitario e dell’oasi faunistica costituita per l’appunto dalla Foce e Medio Corso del Fiume Entella e primo interlocutore dell’Associazione.
L’ASL 4 Chiavarese è un importante realtà nel Tigullio, in grado, come noto, di soddisfare le esigenze di tutela di un bacino di utenza esteso a tutto il Tigullio, ma che si presta in modo parimenti efficiente a rispondere ai bisogni dei turisti e che si fa apprezzare per il reparto cardiologico, fiore all’occhiello dell’ASL e anzi centro di eccellenza per la cura delle aritmie.
Pur nel riconoscimento delle competenze e della meritata fama dell’ASL n. 4 Chiavarese, la risposta della Struttura Complessa Sanità Animale dell’ASL è manchevole, visto che si individua nel botulino la spiegazione della moria degli uccelli sulla base di un metodo per esclusione dei potenziali fattori causali non applicato con il dovuto rigore.
La questione è semplice, per potere individuare per esclusione la causa di un fenomeno, occorre negare l’incidenza causale di tutti gli altri possibili fattori scatenanti.
Ma questo, per l’appunto, non è stato effettuato. Sono stati condotti esami tossicologici relativi all’uso di ratticidi in agricoltura o all’ingestione di esche e di bocconi avvelenati, mancano però del tutto indagini relative all’intossicazione da metalli pesanti nonostante lungo il corso dell’Entella e presso la foce (dove si sono reperiti la maggior parte degli uccelli, morti o in stato di grave e mortale sofferenza) si registrino attività produttive.
Per contro gli esami dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente hanno dato esito negativo con riguardo al botulino, sicché oggi la spiegazione più semplice e razionale è che non si tratti di intossicazione da botulino.
Vi sono poi indici di segno contrario al botulismo:
- i volontari di Āyusya che hanno reperito gli uccelli morti o in stato di grave e mortale sofferenza non hanno riscontrato feci verdi (tipiche dell’intossicazione da botulino);
- l’intossicazione da botulino avrebbe dovuto interessare altri animali (es. ratti) oltre gli uccelli, mentre invece non si sono registrate che morti di uccelli;
- il corso dell’acqua del fiume Entella – in concomitanza a una stagione particolarmente piovosa – era particolarmente capiente di acqua, laddove l’intossicazione del botulino è favorita dall’acqua stagnante.
Āyusya ha comunque fiducia negli Enti preposti e attende che si dia corso ad una migliore istruttoria per la comprensione delle cause della decimazione della fauna aviaria presente presso la foce dell’Entella onde porvi rimedio.
Va detto che tutt’ora si registrano tristemente decessi degli uccelli dei luoghi e che – in assenza della conoscenza delle cause – non si può escludere che possa esserci anche un rischio per la salute umana.
27 settembre
Mentre gli "esperti" parlano con noncuranza, come se fosse normale, di botulismo, mai trovato nei test effettuati, ma così "concordato"; GLI ANIMALI CONTINUANO A MORIRE IN UN FIUME CHE NON HA MAI AVUTO COSI' TANTA ACQUA COME QUEST'ANNO! Ma le analisi richieste da noi dal 20 luglio (!) non sono mai state effettuate: analisi dei fanghi nella zona foce sponda est nella zona compresa tra il ponte della ferrovia e la battigia ed analisi delle spoglie animali con espressa richiesta per ricerca di sostanze inquinati (e non già veleni d'agricoltura) comprensive di metalli pesanti (piombo, cadmio, mercurio, ecc.).Ma adesso anche alcuni "media" forse per stanchezza (?) cominciano a disinteressarsi del caso accettando con sudditanza la tesi "ufficiale"!
19 settembre
Questa povera anatra è stata lasciata volutamente sulla spiaggia dove è stata trovata! Se vengono segnalate alla ASL si incontrano lamentele perché la competenza della rimozione delle spoglie animali è del Comune, il quale (Lavagna), se gli vengono recapitate già "ordinate" le ritira diversamente nessuno si occupa della rimozione. Ma perché? Perché la competenza in alveo è della Provincia, la quale non ha fondi (interrogata: così abbiamo inteso). Ma secondo i vari Enti chiamati i causa ed altri: Ayusya quale competenze istituzionali avrebbe? Qualsiasi cosa, azione, cura, ricovero, ecc. è stata interamente finanziata da fondi provenienti da donazioni interne, la dice lunga il resoconto dello scorso anno. Siamo costretti a ricordare che gli Enti pubblici sono finanziati da soldi pubblici e che hanno dei DOVERI istituzionali.
6 settembre
La moria continua: ieri un gabbiano reale morto, oggi un altro rinvenuto riverso su uno scoglio sponda est del fiume Entella, proprio sotto il depuratore (entrambi già ritirati dal servizio comunale per l'inoltro alla ditta di smaltimento - nds: che tristezza!). Intanto il sig. Claudio recuperava altri due esemplari con sintomatologia "solita": immediatamente ricoverati (terapia alla "spera in Dio" : visto che non si conoscono a tutt'oggi le cause). Nelle immagini il primo gabbiano di oggi: risulta evidente anche ad un non addetto ai lavori "che c'è qualcosa che non va"!
3 settembre
Moria dell'Entella.
Negli ultimi giorni: 3 gabbiani reali morti (smaltimento a cura del Comune di Lavagna), due anatre ricoverate di cui una deceduta ed inviata per nuovi accertamenti all'IZS via ASL, un nuovo gabbiano reale con sintomatologia "solita".
2 settembre
Āyusya, associazione di protezione della vita animale, della vita umana e della vita vegetale, sta adottando tutte le iniziative utili perché sia posto rimedio alla decimazione della fauna aviaria, sia di tipo stanziale che migratorio, che si registra dal mese di luglio presso la foce dell’Entella e che non dipende da cause naturali (ovvero comuni processi patologici e invecchiamento).
Da ultimo, in considerazione del carattere di interesse comunitario della Foce e Medio Corso del Fiume Entella (cosiddetto S.I.C. – sito di interesse comunitario facente parte della rete ecologica “Rete Natura 2000” diffusa su tutto il territorio UE per la conservazione delle biodiversità), ha interpellato la Provincia di Genova, sia quale soggetto gestore del sito, sia quale Ente preposto al controllo ambientale, per sollecitarla ad indagare sulle cause del decesso degli uccelli presenti in loco (alcuni dei quali, come la folaga, il germano reale, il moriglione, oggetto peraltro di peculiare protezione in quanto specie migratrici di cui vanno salvaguardate le aree di riproduzione, muta, svernamento o semplicemente di transito).
Ad oggi infatti non sono state ancora individuate le cause del decesso, nonostante gli accertamenti condotti dall’ASL 4 Chiavarese e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente. Se infatti l’ASL ha ipotizzato che la morte possa ricondursi al botulismo, l’IZS, che ha effettuato le analisi specifiche al riguardo, ha per contro fermamente escluso tale evenienza.
Restano quindi ancora oscuri i fattori nocivi/inquinanti (lungo l’Entella e soprattutto presso la foce si registrano attività umane e produttive) che rimangono ancora le uniche plausibili cause della moria.
Da qui la legittima richiesta ad opera di Āyusya dell'esperimento di un’indagine accurata delle acque e dei fanghi presenti presso la foce dell’Entella (sponda est del fiume Entella in prossimità del depuratore), dove si è reperita la maggior parte degli animali deceduti o in stato di grave sofferenza, con interpello primario dell’ARPAL (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure), che a tutt’oggi non risulta essere stata investita di un’istruttoria sul fenomeno.
Al di là della meritoria causa eco-animalista abbracciata da Āyusya è un dato di fatto che il S.I.C. Foce e Medio Corso del Fiume Entella (già oasi faunistica protetta istituita dalla Provincia nel 1988) riveste importanza di natura prevalentemente ornitologica, soprattutto per le specie di uccelli ivi presenti. La fauna aviaria contribuisce poi a rendere ancora più amabili i luoghi per un turismo, quale quello cui è vocata la Liguria, che ricerca ed è appagato dalla vista della natura, più che da divertimenti mondani.
Di questo è certamente edotta la Provincia che ha espressamente previsto nel piano faunistico approvato quest’anno – proprio con riferimento all’Oasi Entella e in ragione del suo elevato interesse ambientale (oltre alla prosecuzione di interventi didattico ‐ scientifici e divulgativi) – la promozione della ricerca scientifica realizzando un monitoraggio continuo sulle specie animali presenti e sulla qualità biologica e chimico fisica delle acque.
Si attende quindi un pronto intervento della Provincia, che, appurate le cause anche tramite l’ARPAL delle cui competenze tecniche si può avvalere, ponga fine al fenomeno, assicurando così che non vada persa una delle ricchezze su cui può contare il Tigullio.
29 agosto
Tra l'indifferenza di molti che da "buon Ponzio Pilato" attribuiscono la morte di centinaia di animali al botulismo, mai provato né trovato dalle analisi ma "certificato" , considerando questo come un avvenimento "naturale" ed inattaccabile, nella popolazione di anatidi ridotta di 5/6 continuano a registrarsi casi di grave sofferenza e morte. Mercoledì è stato ricoverato un ibrido di germano (il primo nelle foto, quello che per essere immortalato necessita il sostegno della mano), oggi è stato ricoverato un altro capo (ripreso in fase tranquilla -foto3- ed in fase di difficoltà respiratoria -foto2-) ed un terzo capo è stato rinvenuto cadavere, anzi già carcassa, sulla battigia (e questa volta NON lo abbiamo rimosso -chissà che qualcuno non trovi orrendo avere cadaveri a vario stadio di putrefazione sulla battigia a pochi metri dalla zona balneabile). "Combinazione" i nuovi casi si sono manifestati proprio in occasione di bassa"marea", proprio quando la spiaggia da noi segnalata in più occasioni e comunque dall'inizio dei problemi, ha scoperto le sue "qualità": quanto dovremo aspettare per delle serie ed esaustive analisi delle acque e dei fanghi?
28 agosto
Moria dell'Entella: botulino? Ma quando mai!
Pensiero gentilmente proposto da Pier:
Scoprire le vere cause vuol dire anche individuare chi ha prodotto il fenomeno delle moria degli animali e questo può comportare delle denunce di inquinamento (vi immaginate alcuni Enti della Provincia /Regione denunciare altri Enti che hanno una origine comune? ) . Sappiamo anche dalle analisi della Goletta Verde che la foce dell'Entella è inquinata dai reflui urbani non depurati e questo è un fatto. Questi reflui ricchi di "nutrienti" provocano l'impoverimento dell'ossigeno nelle acque del fiume , specie alla foce dove le acque trovano uno sbarramento che è la barra del fiume . Cosa si può fare per eliminare l'impoverimento dell'ossigeno nelle acque del fiume?
Ayusya ha proposto quanto segue
"Vietare temporane¬amente tutte le captazioni idriche tungo il fiume per far aumentare il flusso di acqua" e "individuare ed eliminate ra¬pidamente il maggior numero possibile di fonti di inquinamento di sostanze ."
Il problema però rimane sempre quello dell'inquinamento dai reflui umani ( industriali e agricoli) ) che contengono anche prodotti tossici o/ velenosi che possono anche depositarsi anche nei fanghi (ad esempio metalli pesanti).
Non tutti sanno che dal bacino imbrifero dell'Entella vengono prelevati enormi quantità (milioni di M3) di acqua potabile da i comuni dalla vallata , quindi anche da Lavagna e Chiavari , nonché da Zoagli, Rapallo, S- Margarita Ligure ed è stata realizzata una tubazione per inviare l'acqua anche verso gli altri comuni della Provincia . Tutta questa acqua viene dispersa in mare . Per ovviare alle problematiche relative all'eccesivo impoverimento delle risorse idriche l'UE ha previsto che le acque depurate debbano essere immesse nuovamente nel bacino di provenienza (nei fiumi non nelle falde) . Questo però non succede e non è previsto nemmeno con i nuovi depuratori già in funzione o in fase di realizzazione e /o progettazione e milioni di m3 di acqua pulita e ricca di ossigeno continueranno a finire in mare . Come tecnico allego una immagine che illustra la qualità delle acque depurate che sono ricche di ossigeno perché il processo prevede una grande quantità di aria compressa che ,ad esempio, per il futuro depuratore di Rapallo ammonterebbe a 18.000 m3/h .
Dunque sarebbe necessario che ognuno di noi operi ,secondo le sue capacità e possibilità, in futuro in modo che l'acqua non venga buttata in mare ma inviata nuovamente nell'Entella . Facendo così si salveranno le anatre i cui piccoli ci deliziano in primavera ma che però non sono destinati a crescere, anzi a putrefare nelle acque dell'Entella - in piena vista dei turisti attratti dalla pubblicità del SIC e/o Oasi Faunistica della nostra zona . Inoltre ,si salverebbero i pesci anche a monte della foce durante i periodi di siccità . Si ridurrebbe poi anche il prelievo di acqua potabile facendo usare l'acqua depurata dagli agricoltori che è "quasi" potabile e comunque adatta per tale scopo .
Qualcuno potrebbe fare giustamente le seguenti osservazioni alle quali do una possibile risposta.
1) Domanda: ma come fanno a restituire al fiume l'acqua depurata?
Risposta: seguendo all'inverso le tubazione esistenti che dal fiume portano l'acqua ai vari Comuni,
Il costo sarebbe esiguo di fronte ai benefici ottenuti compreso quello di evitare pesanti sanzioni UE che
pagheremo noi .
2) Domanda : In caso di piena del fiume Entella si può inviare ulteriore acqua al fiume senza aggravare la
situazione ?
Risposta: tutti gli impianti di depurazione sono o saranno dotati di uno scarico a mare che verrà usato
come emergenza e non come utilizzo normale
27 agosto
Moria dell'Entellla: la ASL ha dichiarato che "gli esami tossicologici, virologici e batteriologici eseguiti hanno fornito tutti esito negativo" e che "si ritiene di poter riportare la causa del fenomeno al botulismo aviare" (ma il rapporto di prova 104845 dell'IZS cita: "negativo ricerca tossine botuliniche in 9 g"), "rimandando a codesti spettabili Enti (nds:Comuni Chiavari, Lavagna; Provincia di Genova, Arpal) la valutazione dell'opportunità di eventuali approfondimenti su paramentri ambientali". NON ha MAI detto che non ci sono problemi ambientali. Ribadiamo: perché questi ritardi nelle analisi delle acque e dei fanghi? Perché non sono stati eseguiti ad esempio test sui metalli pesanti, ecc.?
26 agosto
Come volevasi dimostrare: la ASL parla di botulino!
24 agosto
Questo è il testo della raccomandata inviata (e ricevuta) alla Prefettura di Genova per avere risposte alla moria del fiume Entella:
"OGGETTO: richiesta risposta documentata giustificativa della moria di uccelli acquatici e sub acquatici nel S.I.C., anche Oasi faunistica provinciale, del fiume Entella e di convocazione urgente degli Enti pubblici interessati e di competenza.
Dalla metà di luglio nella zona foce del fiume Entella è in corso una vera e propria decimazione della popolazione di anatidi ed uccelli che conducono la propria esistenza, in forma stanziale, di passo o migratoria in loco: cause a tutt’oggi sconosciute portano gli animali ad una lenta quanto inesorabile fine prematura.
Improvvisamente si può notare un animale “svogliato”, con difficoltà motorie sul posteriore, e, quasi sistematicamente, questo muore nel giro di massimo 48 ore.
Le prime spoglie animali (due) sono state consegnate alla ASL4 dal dott. Gualtiero Tanturli, primo medico veterinario che ha tentato una diagnosi e terapia dopo che i volontari di Āyusya gli avevano sottoposto il caso. E’ stato richiesto l’invio all’IZS competente con supposizione di avvelenamento.
Successivamente sono state consegnate alla ASL4, servizio veterinario, altri cadaveri di anatide di cui sei smaltiti e tre inviati all’IZS competente con espressa richiesta di ricerca di metabolici tossici ed influenza aviaria (perché d’obbligo da protocollo).
In questo caso l’associazione può esprimere la certezza che entrambi i Sindaci dei due comuni coinvolti (Chiavari – Lavagna) sono stati informati dalla ASL4 (o quanto meno che i moduli standard sono stati compilati a cura della dott.ssa Cantarutti Flavia).
L’associazione ha più volte sollecitato telefonicamente l’ufficio ambiente del Comune di Lavagna (ove, sino a quel momento, si sono rinvenuti tutti gli animali sofferenti o morti) domandando che venisse attivata l’Arpal per i test sulle acque ed ancor più sui fanghi ottenendo solo risposte evasive e denigratorie. L’ufficio ambiente di Chiavari è stato contattato solamente una volta ottenendo medesimo risultato.
E’ stata depositato un esposto presso i Carabinieri di Lavagna che, si auspica, abbia trovato seguito presso il NOE.
Sono comparsi sui quotidiani locali articoli, anche abbastanza allarmanti, sulla moria.
Sino al 10 luglio nel fiume Entella si potevano contare circa duecento anatre varie, ora il numero è di circa cinquanta esemplari.
Uno, due capi al giorno venivano rinvenuti dai volontari di Āyusya, agonizzanti o deceduti. L’associazione senza domandare ai Comune, alla Provincia, alla Regione o ad altri enti pubblici un rimborso per le spese di tentativi di cura ed il mantenimento ha stabulato decine di animali, vedendoli poi morire miseramente perché NESSUNO si è premurato di far conoscere una ipotesi che potesse favorire una profilassi, un antidoto, una cura disintossicante,… (precisazione: con non pochi problemi si è trovata una forma rudimentale di “stoccaggio cadaveri” in un punto X per lo smaltimento, con il Comune di Lavagna)
In maniera minore, anche perché statisticamente non sarebbe possibile diversamente visto il numero dei sopravvissuti, gli animali continuano a morire: l’Oasi ha comunque irrimediabilmente già perso la presenza di oca egiziana (delle prime a morire), moriglione, piovanello pancianera, folaga, germano reale e decine di ibridi di germano o di muta.
Nonostante gli sforzi dei volontari di Āyusya non si è ancora addivenuti ad una soluzione del problema che permane, impedendo anche la reimmissione dei capi sopravvissuti al malore tuttora ricoverati (causa di importante impegno da parte dello staff associativo).
Molti cittadini hanno segnalato la presenza di animali morti che terminavano la propria corsa in mare, gli ultimi sono stati segnalati presso i bagni Giardini di Chiavari.
Ad Āyusya non risulta che nessun ente abbia sollecitato affinché l’IZS garantisse delle risposte in tempi utili, né risulta una richiesta all’Arpal.
Un fiume che è un S.I.C., un’Oasi faunistica, un luogo frequentato da pesca-sportivi; alla cui foce si pratica il surf e ove a pochi metri si possono contare centinaia di bagnanti si trova imprigionato in una morsa di morte animale (che, si sottolinea, è uno specchio dello stato dell’habitat) senza che le Amministrazione, a nessun livello, si preoccupino minimamente né di porre freno al problema né di “salvare il salvabile”, né di prendere in esame la possibilità che potrebbe trattarsi di qualche causa pericolosa anche per le persone!
Si informa che l’IZS di Torino (dott.ssa Gili) ha espressamente domandato (per una più completa e confrontabile ricerca dei veleni/tossici) alla scrivente gli esiti dell’Arpal, che ovviamente non erano fruibili (perché non c’erano), che la scrivente ha reso edotto della richiesta l’ing. Cogorno del Comune di Lavagna, il quale ha preso atto…
Negli anni trascorsi erano già accaduti fatti simili, in misura più o meno rilevante, MAI le Amministrazioni hanno reso pubblico un “perché?” Il periodo era approssimativamente sempre il medesimo.
Informazione che si ritiene importante: il fiume, in questo periodo, risulta ricco d’acqua e, viste le ripetute piogge, logicamente anche ben “aerato”.
Si richiede URGENTEMENTE al Prefetto di convocare Provincia, Comuni. ASL, ARPAL e associazioni competenti (tra cui Āyusya) per una riunione sul problema.
La soluzione potrebbe e dovrebbe esserci: tutte quelle azioni che potrebbero far aumentare la quantità di ossigeno nell'acqua e diminuire l'inquinamento:
1) vietare temporaneamente tutte le captazioni idriche lungo il fiume per far aumentare il flusso d'acqua;
2) individuare ed eliminare rapidamente il maggior numero possibile di fonti di inquinamento da sostanze
L’associazione rimane a disposizione per confronti ma domanda esplicitamente che le Amministrazioni forniscano alla stessa e, di conseguenza, ai contribuenti risposte esaustive correlate da esiti di laboratorio e che eventuali responsabilità probabili da parte di aziende/ditte/laboratori/.. vengano definitivamente stroncate.
In attesa di riscontro si porgono distinti saluti.
San Colombano Certenoli, 14 agosto 2014
22 agosto
Entella moria: oggi sono stati posizionati nel solito punto X i cadaveri di due gabbiani reali: uno deceduto poco dopo il ricovero, l'altro rinvenuto già morto che "rotolava" nel "bagnisciuga". E' stato informato il Comune per l'effettuazione dello smaltimento a cura della ditta convenzionata.
E tutto continua a tacere....
20 agosto
Oggi: due anatre ricoverate con "solita" sintomatologia ed un cadavere di gabbiano roseo. La morte avanza ed il silenzio istituzionale sta imperando....
Questa mattina il giovane gabbiano roseo è stato trovato già cadavere da alcuni indipendenti. Ma per il momento tutto tace.......
17 agosto
Domani l'IZS dovrebbe inviare (o forse ha già inviato ieri)i referti relativi al caso moria sull'Entella, o quanto meno tre verifiche su almeno cinque richieste alla ASL4. Temiamo di avere un'ennesimo nulla di fatto e di ripetere l'insuccesso di alcuni anni fa (d'altro canto non abbiamo avuto alcun aiuto concreto e non siamo materialmente in grado di far effettuare ulteriori verifiche privatamente).Chiunque fosse interessato ad una collaborazione in tal senso potrà:
aiutare l'associazione con donazioni, eredità e offerte volontarie, specificando la causale, attraverso:
c/c postale n. 12028163 intestato ad ass. Āyusya
Coordinate bancarie: Codice IBAN IT59 V076 0101 4000 0001 2028 163
Le donazioni e le erogazioni liberali a favore di Āyusya sono fiscalmente detraibili ai sensi del D. Lgs. 460/97
13 agosto
Ricoverata una nuova germana con medesima sintomatologia e intanto gli Enti pubblici tacciono....
11 agosto
Moria dell'Entella. Aggiornamento: ricoverato anche l'ultimo ibrido di muta rimasto in vita: sta malissimo!
Delle numerose anatre ricoverate con sintomatologia riconducibile ad una intossicazione grave/avvelenamento ne sono rimaste in vita 5! Non sono ancora fuori pericolo, la prognosi rimane comunque riservata. Ma nel frattempo che "gli enti si stanno muovendo secondo la procedura", gli animali continuano a morire non si sa di che cosa, non è possibile conoscere un "antidoto": a che cosa? quindi i volontari di Ayusya ed i pochi cittadini sensibilizzati ad un coinvolgimento attivo del problema sono al collasso per spese, impegno di spazio, tempo e forze. Senza la voce del singolo, di tanti singoli, noi non possiamo fare che briciole!
Ciascuno di Voi che legge domandi con fermezza spiegazioni serie ai Comuni di Chiavari e Lavagna (per il momento), alla Provincia di Genova ed alla Prefettura di Genova. E' importante!!! Grazie!!
10 agosto
Aggiornamento: un'altra anatra ricoverata è deceduta. Il cadavere è stato depositato nel "punto X" (ove erano ancora presenti le spoglie di anatra di ieri). E' stato aggiunto anche il cadavere di un piccione.
Dal lato Chiavari è stata ricoverata da un privato un esemplare rinvenuto agonizzante.
9 agosto
Ieri un decesso tra gli anatidi ricoverati; l'ufficio Ambiente del Comune di Lavagna ha domandato di "conferire" le spoglie "debitamente confezionate" in due sacchi neri con un foglio riportante le parole "volatile Entella x smaltimento" entro 15 minuti presso il centro di via Garibaldi (ove non è stato trovato nessuno ed è stato cmq lasciato
7 agosto
Questa la situazione della mattinata, perdurata sino alle h 1740 di oggi (ora del campanile della chiesa di San Francesco), ora in cui sono giunti un uomo ed una donna muniti di sacchi neri e guanti "da piatti" gialli che hanno rimosso i cadaveri. Gli è stato domandato se fossero della ditta di smaltimento ma, senza troppa enfasi, hanno risposto che no! erano del Comune!
Aggiornamento: oggi rinvenuta una anatra morta e due anatre decedute durante il ricovero.
6 agosto
Aggiornamento: nel solito punto X da ieri è presente un cadavere di anatra, così come le due anatre ricoverate decedute ieri. Oggi è stato rinvenuta una nuova anatra morta, una ballerina bianca ed un piccione: anche loro sono stati raggruppati "sotto il pino" del ponte. Ormai alla foce dell'Entella i possono contare circa 50 esemplari di anatre tipo germano, 1 tipo Pechino, 1 anatra ibrido di muta, 22 oche, circa12 folaghe ed un cigno. Le anatre sino ad un mese or sono erano circa 200!!!!!!
Aggiornamento: due anatre ricoverate ieri (la Pechino ed un ibrido di germano) sono decedute; è stato trovato un nuovo cadavere di anatra in zona foce e sono stati ricoverati due nuovi casi con sintomatologia avanzata. E' stato avvistato un cadavere di anatra sotto un cespuglio poco a monte di via Garibaldi, imprendibile perché in acque fonde. Oggi l'anatra ritirata ieri da una persona sconosciuta in prossimità dei bagni Giardini ci è stata consegnata: l'interessato aveva già condotto l'esemplare dal veterinario per consigli.
4 agosto
Un cittadino ci ha contattato affermando di aver sentito telefonicamente un funzionario dell'Arpal. Il cittadino avrebbe domandato lumi sull'attività dell'Arpal in occasione della moria in corso di anatidi e delle, a rigor di logica ovvie, verifiche sulle acque e sui fanghi. Il funzionario gli avrebbe risposto, o quanto meno il cittadino avrebbe capito, dapprima che è già tutto risolto poiché trattasi di avvelenamento da ratticida (qui il cittadino avrebbe obiettato che le analisi all'IZS sono tuttora in corso e neppure loro possono conoscere l'esito che non c'è ancora), quindi che le cause sarebbero le secche ed il fiume asfittico (qui il cittadino avrebbe obiettato che in questo momento la foce dell'Entella è bagnata a tal punto che se un avventato, incapace di nuotare, si "arrischiasse" nelle sue acque, in certi punti, potrebbe annegare perché non arriverebbe a toccare il fondo con i piedi), quindi la terza tesi sarebbe stata che, siccome le anatre volano, si sposterebbero per nutrirsi negli orti ove i contadini spargono i ratticidi per evitare che ratti e topi mangino l'insalata, dopodiché tornano sul fiume a morire.
NDS: praticamente un "cimiteri degli elefanti". Peccato che i primi esemplari a morire siano stati proprio quelli incapaci nel volo, che la sintomatologia non corrisponda a quella di avvelenamento da dicumarinico e che l'acqua sia abbondante e "mossa", quindi non compatibile con botulismo. O forse esiste qualche ratticida di nuova generazione che noi non conosciamo e che è stato provato proprio in zona S.I.C. e limitrofi?
Aggiornamento alle ore 18 circa, un altro esemplare morto e due dei ricoverati deceduti. Le spoglie di stamane sono tuttora dove sono state riunite e dove, come si può vedere dalla foto, sono state aggiunte le nuove anatre morte. I bagni Giardini hanno visto solo oggi due cadaveri di anatide e un altro esemplare con un grave malessere è stato preso in consegna da una signora sconosciuta. Beh, aspettando i "tempi tecnici" non avremo più problemi: la colonia di anatidi sarà estinta!
Aggiornamento: oggi ricoverati 5 nuovi esemplari che presentavano un malessere grave (tra cui anche la Pechino che si è tentato di catturare ieri), - di cui una in condizioni disperate: la semiparalisi ha fatto sì che i predatori del fiume la attaccassero ancora viva -, rinvenute tre anatre già morte. Degli esemplari ricoverati una anatra (la germanina giovane sulla dx della foto) ed una folaga (esemplare sull'estrema sx della foto) sono deceduti. E' stato informato il Comune di Lavagna della necessità di eseguire il ritiro per l'invio allo smaltimento (centralino ed ing. Cogorno).
3 agosto
Evidenza del malessere
L'evidenza del malessere: questo è un esemplare catturato alcuni giorni or sono e tuttora ricoverata, si noti la posizione e la mancanza di reazioni — presso Ambulatorio Veterinario Levante.
Breve aggiornamento, utile magari solo a noi : venerdì recuperati 2 anatre germanate, un moriglione (Paperino) ed un piccioni morti. Segnalati, alla Polizia Municipale di Lavagna per il ritiro e l'invio allo smaltimento (termine terribile!) a cura della ditta convenzionata col Comune, dal capo nucleo delle Guardie Ambientali della UNA, sig. GianLorenzo Termanini.
Ieri rinvenuto un germano morto ed un anatide ricoverato è deceduto.
Oggi è stato trovato un nuovo cadavere e sono in corso le operazioni per il recupero di un'anatra tipo Pechino (ne abbiamo solo due sull'Entella) che presenta una sintomatologia simile a quelle precedentemente affette dal misterioso (?) agente responsabile.
Guido ha appena recuperato le spoglie di Paperino, era venerdì
31 luglio
I numeri ora incominciano a venire importanti: 5 anatidi inviati all'IZS competente per le verifiche patologiche e tossicologiche, 4 anatidi, 1 folaga ed un piovanello pancianera rinvenuti cadavere e lasciati in prossimità del termine della pista ciclabile (sotto il ponte della Pace) per il ritiro da parte del Comune, 4 anatidi consegnati per lo smaltimento alla ASL4, 1 conservato in freezer (che non si sa mai che necessitassero di qualche elemento in più da analizzare), 6 anatre ricoverate, 1 folaga ricoverata. Senza contare quegli esemplari che sono finiti in mare senza che nessuno potesse evitarlo né potesse neppure vederli! La sintomatologia è uguale, la prognosi infausta, ma la causa è sconosciuta! Qualcuno (tutti) potrebbe condividere e magari anche fare qualcosa di più per far sì che si giunga a soluzione esaustiva e veritiera? Aiutateci! Se non si conosce la causa della moria in atto non abbiamo idea di come intervenire, in pratica: che antidoto o terapia dobbiamo somministrare????
27 luglio
Si è spenta l'ultima speranza!
L'anatra il giorno del trasporto al ricovero. Oggi la triste soluzione ha spento tutte le speranze: quale è la causa? Enti di controllo: vogliamo una risposta!
Non ce l'ha fatta neppure lui! E' morto questo pomeriggio dopo alcuni giorni tra alti e bassi: ci aveva fatto sperare.... Nessuna delle anatre colpite dal presunto avvelenamento è, sino ad ora, sopravvissuta!
26 luglio
L'ultimo di una ormai lunga serie di decessi inspiegabili. Questo anatrone, ibrido di muta, ieri "navigava" tranquillamente con il suo compagno di sempre (ormai ultimo sopravvissuto della sua varietà in libertà:uno è ricoverato con sintomatologia sospetta, uno è sparito, probabilmente in mare e gli altri sono tutti morti!) nella zona foce dell'Entella. Era in buono stato di salute, ha accettato il cibo di buon grado, come sempre. Oggi, dopo essere mancato "all'appello" del mattino ci siamo mossi per cercarlo: questa foto evidenzia come..... Noi confidiamo in controlli seri ed esaustivi rivolti a definire in modo inequivocabile quanto sta accadendo (e che negli anni spesso si è ripetuto). Una segnalazione è stata verbalizzata ai Carabinieri, che non mancheremo di rinnovare. Preghiamo chiunque ne abbia possibilità di attivarsi per sostenere la causa attraverso sensibilizzazione degli enti pubblici. Grazie
21 luglio
Morte sull'Entella: ibrido di muta, il secondo deceduto in pochi giorni, il primo è stato Ciccio!
Morte sull'Entella: Cleopatra, unico esemplare di oca egiziana presente in Oasi!