Balene, caccia e giappone

Balene, caccia e Giappone

Le navi della Sea Shepherd sono partite (5 dicembre ’07) per i mari antartici in difesa delle balene, che le baleniere Giapponesi tenteranno di ammazzare a centinaia.

E' disponibile sul sito di AgireOra una bella intervista al Capitano Paul Watson, presidente di Sea Shepherd, che potete leggere a questa pagina:

http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=379

Vogliamo ora invitarvi a fare la vostra parte per difendere le balene e sostenere l'impresa degli equipaggi delle navi di Sea Shepherd.


L'annuncio giapponese dopo le minacce australiane di ricorrere alla giustizia internazionale
Non cambia però l'obiettivo di catturare complessivamente circa mille animali
Caccia alle balene, Tokyo ci ripensa: "Non uccideremo più le megattere"

TOKYO - Parziale ripensamento del Giappone nella sua scelta di proseguire la caccia alle balene malgrado le proteste piovute su Tokyo dai governi di mezzo mondo. Da oggi in poi la flotta di baleniere del Sol Levante attualmente impegnata nell'Antartide non ucciderà più le megattere, specie ritenuta a rischio di estinzione, senza però rinunciare a portare avanti l'obiettivo di catturare complessivamente circa mille esemplari entro l'inizio del 2008.

A dare l'annuncio dello stop, precisando che durerà uno o due anni, è stato un portavoce del governo giapponese. La scelta fa seguito alla decisione australiana di spedire unità della guardia costiera per pattugliare le acque antartiche a caccia di prove da utilizzare in un eventuale processo contro il Giappone davanti alla giustizia internazionale.

"La nostra scelta dovrebbe avere l'effetto di migliorare le relazioni con l'Australia - ha osservato il portavoce del governo giapponese - ma dipende da come viene accolta. Gli australiani danno un nome ad ogni megattera, per le quali provano sentimenti di grande affetto, qualcosa che io non riesco a capire, ma in Australia è un vero e proprio sentimento nazionale".

Le quote fissate originariamente dal Giappone per la caccia alle balene (che Tokyo si ostina a definire una "missione scientifica") prevedevano l'uccisione di cinquanta esemplari di megattere. In Giappone la carne di balena è considerata una prelibatezza gastronomica.

(21 dicembre 2007)


Queste sono le parole del Cap. Watson:

-------------Personalmente cerco di boicottare qualsiasi prodotto giapponese che posso. Comunque il più efficace è quello di boicottare le macchine giapponesi. La miglior tattica è quella di ordinare un'auto nuova (specialmente un ibrido) e poi qualche settimana dopo annullare l'ordine portando come motivazione appunto il massacro delle balene che conduce il Giappone. Sicuramente al Governo Giapponese arriverebbe il messaggio.

Ogni persona che prende la parola in difesa delle balene contribuisce a difenderle. Le ambasciate giapponesi e norvegesi devono essere sempre a conoscenza del disdegno della gente per questa barbarie. La gente può scrivere, protestare, boicottare i prodotti e utilizzare le proprie capacità, la propria immaginazione e talento per aiutare le balene.

Allora, l'invito e' di leggere attentamente l'intervista, e scrivere alla redazione del giornale che leggete abitualmente, o della radio che ascoltate abitualmente, una lettera per sollevare questo problema.
La seconda cosa da fare è EVITARE tutti i prodotti giapponesi: non comprate nulla fabbricato in Giappone, e invitate i vostri conoscenti a fare altrettanto.
La terza cosa è scrivere all'ambasciata e al consolato giapponese in Italia per esprimere la vostra protesta e informarli del boicottaggio commerciale.

Qui di seguito i recapiti e la lettera-tipo, da personalizzare.
Non sono purtroppo disponibili sui siti di ambasciata e consolato degli indirizzi e-mail per contatti, ma ci sono fax, telefono, posta normale: impiegherete un po' di più, ma vi chiediamo di investire questi 15 minuti di tempo per protestare a difesa delle balene!

Ambasciata del Giappone in Italia
Via Quintino Sella, 60, 00187 Roma, Italia
Tel: (+39)-06-487-991
Fax: (+39)-06-487-3316
http://www.it.emb-japan.go.jp/index.htm

Consolato generale del Giappone a Milano
Via Privata Cesare Mangili 2/4 20121 Milano ITALIA
Tel: +39 02 624 1141 (Centralino)
Fax +39 02 6597201
http://www.milano.it.emb-japan.go.jp/index.htm


Lettera-tipo:

--------------
All'Ambasciata del Giappone in Italia
Al Consolato generale del Giappone a Milano

Egregi signori,

mi unisco alla protesta contro l'attività di caccia alle balene compiuta da alcune baleniere giapponesi con il beneplacito del Vostro Governo.
Questa caccia è, oltre che eticamente inaccettabile, anche totalmente ILLEGALE, uccide animali che hanno tutto il diritto di vivere liberi nel mare, e viene effettuata per motivi futili.
Io certamente farò attenzione a non comprare alcun prodotto giapponese, né mi recherò in Giappone per turismo, ed esorterò amici e conoscenti a fare altrettanto, fino a che il Vostro Paese non si deciderà a smettere con questa barbara usanza e a rispettare le leggi internazionali.

Distinti saluti,
.. nome cognome ...
vostro recapito per la risposta

--------------------

Preghiamo tutti di partecipare e concludiamo con questa risposta del Capitano Watson:

DOMANDA: Lei ha certamente riflettuto molto sul perché il Giappone insista a creare sempre più disgusto a livello internazionale ogni anno che passa. Il loro massacro nei mari non porta alcun vantaggio economico, la carne è troppo contaminata per poterla mangiare in modo sicuro, e gran parte della comunità mondiale ci pensa due volte prima di acquistare prodotti giapponesi. Secondo lei, quale potrebbe essere la loro motivazione?

CAPITANO WATSON: Il Giappone ha liberamente ammesso che l'industria che si basa sulla caccia alle balene non è una necessità economica. Ha perfino affermato che è una questione d'orgoglio nazionale. Dice di avere il diritto assoluto di sfruttare le risorse marine negli oceani del mondo e nessun altro governo o organizzazione non governativa ha il diritto di intromettersi sulle sue attività.

Grazie a tutti,
AgireOra Network
Joomla templates by a4joomla